
Partiamo male, è una delle poche volte nella gestione Mancini che vedo cedere
il possesso palla e le redini del gioco all'avversario. Gli errori sono i
soliti: Handanovic respinge su Candreva servendo un avversario al 3',
Guarin inizia a perdere palloni stupidi al 5'. All'ottavo siamo già sotto:
D'Ambrosio serve maldestramente Anderson che regala l'assist a Candreva. Ranocchia
e Vidic per le terre, Handanovic coperto non la vede partire e non può fare di
più. Sfortuna, ma anche responsabilità nostre. Al 14' Icardi decide di stoppare
prima di tirare e calcia comunque alle stelle da due passi. Lui è questo,
prendere o lasciare. Tre minuti dopo Vidic (per il resto autore di una
discreta partita) scivola a vuoto e ci fa tremare, Ranocchia salva di testa.
Loro corrono tanto ma riusciamo a reagire. L'espulsione di Mauricio al 24', per
fallo da ultimo uomo su Palacio, e il gol di Hernanes su punizione di sinistro
con Medel in fuorigioco rimettono la gara sui binari giusti. Icardi e Palacio ci provano ancora, Ciani trattiene Maurito in area ma nessuno vede niente. La
Lazio accusa il doppio colpo dell'espulsione e del pareggio più del previsto, rincula,
ma non riusciamo ad approfittarne (e dovevamo, si sapeva che all'intervallo
Pioli avrebbe risistemato la squadra). Kovacic latita, non sa dove giocare,
D'Ambrosio non azzarda mai un dribbling verso il fondo. Al 44' Guarin tira talmente bene una punizione di interno che si fa male, non essendoci abituato. Sul
successivo corner Vidic di testa va vicino al gol. Punizione deviata in corner
anche per Biglia al 48'. Prima del rosso avevamo messo la testa in area
avversaria solo una volta, ma rispetto ad Udine per ora si vede che abbiamo un
uomo in più in campo.
Il Mancio mette Poldi per il Guaro. Iniziano loro all'attacco per ben sei minuti, poi al 14' Klose sbaglia una palla che solitamente non sbaglia mai e Handanovic la neutralizza. Due minuti dopo Marchetti si fa espellere e Icardi tira malissimo il rigore, sbagliandolo. Prima o poi doveva succedere, ma in questa occasione ha avuto proprio paura e ha perso la sua solita freddezza. Adesso con due uomini in più andiamo davvero in difficoltà, proprio come a Udine. Giallo assolutamente fuori luogo per Hernanes diffidato, che salta la Juve. Poi entra Nagatomo per D'Ambrosio (???). Il giapponese arriva pure alla linea di fondo,
Il Mancio mette Poldi per il Guaro. Iniziano loro all'attacco per ben sei minuti, poi al 14' Klose sbaglia una palla che solitamente non sbaglia mai e Handanovic la neutralizza. Due minuti dopo Marchetti si fa espellere e Icardi tira malissimo il rigore, sbagliandolo. Prima o poi doveva succedere, ma in questa occasione ha avuto proprio paura e ha perso la sua solita freddezza. Adesso con due uomini in più andiamo davvero in difficoltà, proprio come a Udine. Giallo assolutamente fuori luogo per Hernanes diffidato, che salta la Juve. Poi entra Nagatomo per D'Ambrosio (???). Il giapponese arriva pure alla linea di fondo,
ma non sa crossare e quindi il
tutto risulta inutile. A proposito di Massa e di Tare: al 26' Biglia già
ammonito prima trattiene e poi applaude l'arbitro. Non succede nulla.
Al 33' Podolski calcia docile tra le braccia di Berisha da buona posizione.
Siamo quasi inoffensivi, Mancini non fa nessun cambio con gente che corra un
po' di più. Loro sono tutti chiusi dietro e non è facile, Hernanes calcia alto
e Poldi non si fida del destro vanificando l'azione. Proprio mentre invoco
Shaqiri per un Kovacic fino a quel momento inesistente nelle due fasi, il
croato mette la palla giusta in verticale per Hernanes. E' il 39' e siamo di
nuovo davanti. C'è ancora tempo al 50' per il tiro di Brozovic deviato in
corner, su assist di Icardi.
E' ancora durissima raggiungere l'Europa League e, come se non bastasse, non dipenderà solo da noi. Ma con questa Inter, come sempre, diventa possibile tutto e il contrario di tutto. E' il bello e il brutto dell'essere interisti.
Cristiano Esposito
E' ancora durissima raggiungere l'Europa League e, come se non bastasse, non dipenderà solo da noi. Ma con questa Inter, come sempre, diventa possibile tutto e il contrario di tutto. E' il bello e il brutto dell'essere interisti.
Cristiano Esposito
LAZIO-INTER 1-2
Marcatori: Candreva (8'), Hernanes (26', 39' st)
LAZIO: 22 Marchetti; 8 Basta, 33 Mauricio, 2 Ciani,
26 Radu; 20 Biglia, 16 Parolo; 87 Candreva (32' st Keita), 6 Mauri (28'
Braafheid), 7 Felipe Anderson; 11 Klose (17' st Berisha).
A disposizione: 77 Strakosha, 9 Djordjevic, 17 Pereirinha, 18 Gentiletti, 23 Onazi, 24 Ledesma, 32 Cataldi, 34 Perea, 39 Cavanda.
Allenatore: Stefano Pioli
INTER: 1 Handanovic; 33 D'Ambrosio (23' st
Nagatomo), 23 Ranocchia, 15 Vidic, 5 Juan Jesus; 13 Guarin (1' st
Podolski), 18 Medel, 10 Kovacic; 88 Hernanes; 8 Palacio (46' st
Brozovic), 9 Icardi.
A disposizione: 30 Carrizo, 6 Andreolli, 21 Santon, 26 Felipe, 27 Gnoukouri, 28 Puscas, 91 Shaqiri, 93 Dimarco, 97 Bonazzoli.
Allenatore: Roberto Mancini
Ammoniti: D'Ambrosio (11'), Mauri (25'), Marchetti (27'), Hernanes (22' st), Biglia (26' st), Nagatomo (47' st)
Espulsi: Mauricio (24'), Marchetti (16' st)
Recupero: 2' - 4'
Arbitro: Davide Massa (sez. arbitrale di Imperia)
Assistenti: Passeri, Di Fiori
IV Uomo: Musolino
Addizionali: Damato, Condussio
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