venerdì 3 aprile 2015

Conferenza di Roberto Mancini prima di Inter-Parma: Mancio, non dirmi che siamo capaci di resuscitare un altro morto

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"Sarà una partita difficile, perchè loro non hanno niente da perdere e stanno giocando al 100% nonostante la situazione societaria".

- Ci penso già da un po': saremo mica capaci dell'ennesimo evento ai confini del paranormale? Certo, De Ceglie è andato via ma ce ne sono altri... Mancio, questa partita è difficile solo nel caso in cui ce la facciamo sotto di perdere con una squadra in condizioni più che disperate, con tutto il rispetto per giocatori e tifosi parmensi. Ma ti prego, non dirmi che siamo capaci di non vincere nemmeno domani. Anche se conoscendo noi e la nostra storia sì, ne saremmo davvero capaci. Ed è vero che siamo noi ad avere tutto da perdere, tra l'altro senza il nostro capocannoniere Icardi.

"Ovviamente dobbiamo ancora migliorare, ma siamo diventati una squadra e il gruppo è propositivo".

- Giochiamo un calcio più propositivo, ok, ma una squadra vera non si disunisce quando va in difficoltà. E il centrocampo non smette improvvisamente di tornare e di aiutare la difesa.

"Juan Jesus terzino? Decidiamo domani, a Genova ha fatto bene in quella posizione. Può capitare di sbagliare qualche partita ma è un buon giocatore, giovane e può migliorare tanto. Deve giocare certamente con grinta, ma anche con concentrazione".

- Decidiamo però anche un punto fino al quale aspettiamo lo sbocciare di un giocatore, affinché diventi un giocatore da Inter. Ranocchia ha 27 anni e stiamo ancora aspettando smetta di fare sempre gli stessi errori. A questo punto non credo lo farà mai più. Per Juan Jesus il Mancio ha auspicato, giustamente, maggiore concentazione.

"Abbiamo dei parametri da rispettare, ma sono convinto che l'Inter l'anno prossimo sarà molto competitiva. Faremo dei sacrifici solo se la squadra potrà uscirne migliorata".

- Per comprare, nella nostra situazione, devi autofinanziarti il mercato. Pochi dei nostri giocatori hanno realmente mercato (Icardi, Handanovic, Guarin, Kovacic) e per migliorare qualche sacrificio lo devi fare per forza. Forse è una delle poche vie, se non l'unica.

"Per come la vedo giocare con il 4-3-3 o il 4-2-3-1 cambia poco, i giocatori sono più o meno sempre gli stessi".

- Questi due sono i moduli del presente e del futuro manciniano. Ci sono da innestare giocatori di esperienza (o giovani già pronti), affidabilità e qualità al centro della difesa, al centro del campo e magari aggiungere un esterno d'attacco. A voler esagerare, un paio di terzini che sappiano crossare, al posto di un paio che abbiamo in rosa, non guasterebbero. Troviamo le risorse e posiamo un mattoncino alla volta.

Cristiano Esposito

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