Handanovic 6: Esce male nel finale e copre anche male il proprio palo quando D'Ambrosio salva. Sul gol di Di Natale forse non poteva fare di più.
D'Ambrosio 6,5: Salva su Kone evitandoci la beffa finale, per il resto corre e combatte, combinando anche qualcosina in fase di spinta.
Vidic 6: Comanda lui sulle palle alte senza preoccuparsi del taglio sul sopracciglio e lottando ruvidamente con Thereau. Incespica sul gol di Di Natale, unico contrattempo che però pesa.
Felipe 6: Rincalzo affidabile, nemmeno lui segue Di Natale sul gol del pareggio. Per il resto sbaglia poco, sta alto, imposta anche bene qualche azione.
Santon 6: Tenuto basso da Allan ma non solo, la sua è perlopiù una partita difensiva in cui resta a galla.
Guarin 6: Un giallo stupido dei suoi, alcune palle perse ingenuamente, qualche buona verticalizzazione. Giustamente sostituito per evitare brutte sorprese.
Medel 6: Meno lucido del solito, ai punti perde nettamente il duello con Allan. Qualche pallone prezioso però lo recupera.
Kovacic 6,5: Perde forse un solo pallone in fase di impostazione, sta capendo come giocare da mezzala. Arriva anche due volte al tiro, ogni tanto accelera e conquista il rigore.
Hernanes 6,5: Cinque tiri, rete sfiorata, tanti dribbling riusciti ma anche diversi sbagliati eccedendo. Quando soffriamo è tra i primi da prendere a sberle per come gigioneggia.
Gnoukouri 6: Quando entra mostra la solita personalità e sicurezza, sbrogliando anche qualche matassa.
Icardi 6,5: Assist sul rigore, realizzato senza problemi con la sua glacialità. Poco appariscente ma siamo a 23 gol totali, niente da dire.
Palacio 6: Corre, si sfianca, contrasta, recupera e non perde mai un pallone. L'età avanza ma lui tiene botta. Cuore e generosità.
Podolski 6,5: Al secondo pallone toccato segna a 43 secondi dalla sua entrata in campo il primo gol con la maglia dell'Inter. Lampi di classe che finalmente si intravedono.
All. Mancini 6: Soffriamo come bestie in undici contro nove, la prepara bene ma poi all'intervallo doveva far capire meglio a tutti che non bisognava fare gli splendidi.
Cristiano Esposito
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