lunedì 25 maggio 2015

Genoa-Inter 2-3: si salvano solo Handanovic e l'attacco. Le pagelle

genoa inter marassi serie a 2014 2015
Handanovic 6: Deve dividere con Ranocchia le colpe del gol di Lestienne, ma proprio sul belga (e non solo) fa parate importanti.

D'Ambrosio 5,5: Si immola e salva al 32' ma sbaglia troppo e non contiene Lestienne.

Ranocchia 4 : Inguardabile, con la fascia di capitano poi... Fa girare un paio di volte Pavoletti senza muoversi, una di queste ci costa un gol. Cincischia come ai giardinetti sulla seconta rete genoana. Di testa la prende anche, ma la serve sempre tra i piedi degli avversari, mentre in campo aperto è oltrepassabile da qualunque essere vivente si trovi a passare dalle sue parti. E' sempre terrore quando la palla arriva dalle sue parti.

Juan Jesus 5,5: Fa più danni al centro della difesa che da terzino. Dopo nove minuti potrebbe già costarci un gol.

Nagatomo 5,5: Impalpabile, la solita confusione e indisciplina. Senza nemmeno un cross decente.

Brozovic 5,5: Una traversa, la palla persa malamente sul gol di Lestienne, un'altra volta va a vuoto clamorosamente, si becca il solito giallo. Ai punti Kucka lo straccia.

Shaqiri 5,5: Ciò che fa con la palla tra i piedi serve quasi sempre a poco.

Medel 5,5: Quasi segna dalla distanza, poi sbaglia sul gol di Pavoletti. A fine stagione va ringraziato per il cuore ma bisogna dirlo: non è da Inter, se arriva Touré che vada in panca.

Kovacic 6: Inizia con una certa vivacità ma in fase difensiva è non pervenuto. Non incide.

Hernanes 6: Ci mette quasi venti minuti per riuscire a toccare una palla. Poi il cross per il gol di Icardi, un palo, qualche tiro parato. Non salta sul gol di Kucka.

Palacio 6,5: Un gol, cuore e qualità. Come sempre. Ma anche uno scivolone in area su una
genoa inter marassi serie a 2014 2015 mancini
buonissima occasione.

Icardi 6,5: Segna e dà un buon assist a Palacio, ma si divora almeno un gol di testa.

Bonazzoli s.v.: Gioca un quarto d'ora dietro Icardi ma non si vede.

Puscas s.v.: Entra al 42', non tocca palla.

All. Mancini 6: Soliti errori che non sono colpa sua, ma ci mette troppo a cambiare nella ripresa. Il cambio modulo e l'abbondanza di punte messe dentro non sortiscono effetto alcuno.

Cristiano Esposito

domenica 24 maggio 2015

Genoa-Inter 3-2: Asini (senza offesa per gli asini)

asini inter genoa serie a 2014 2015Per assurdo, dopo tutti gli scempi compiuti, avevamo ancora una piccola possibilità di entrare in Europa League. Ma non lo meritavamo e non lo meritiamo, perché abbiamo troppi ASINI in campo. Riusciamo a spegnere quest'ultimo lumicino in una partita che a vederla da spettatori neutrali sarebbe stata pure divertente. Ma da tifosi ti spappola il fegato. Tra l'altro non so quanto questo possa rappresentare uno spot per il nostro calcio, pieno di errori e topiche clamorose com'è apparso.

Fin dalle prime battute si evince un buon ritmo, ed anche che Lestienne farà del grande capitan Ranocchia quello che vorrà. Proprio il belga impegna Handanovic per la prima volta al quinto minuto, mentre la loro intensità comincia ad annullarci o quasi. Non azzecchiamo due passaggi di fila. Ci rendiamo però moderatamente pericolosi con Brozovic di testa all'ottavo e con Medel dalla distanza al quattordicesimo. In mezzo un miracolo di Handa ancora su Lestienne, dopo uno dei nostri errori da ASINI di Juan Jesus. Tagliavento non fischia rigore nemmeno per sbaglio per un mani di Burdisso discutibile, poi al 18' Hernanes riesce a toccare il primo pallone calciando una punizione deplorevole. Un minuto dopo passiamo in vantaggio, di culo, con Icardi, che nonostante sia un giocatore limitato segna proprio tanto, in un modo o nell'altro. Handanovic salva su Kucka ma niente può al 24' su Pavoletti: ASINO Medel buca la scivolata e Ranocchia fa girare l'attaccante genoano con tutta la calma di questo mondo. Il nostro "capitano" ASINISSIMO, oggi più che mai, è imbarazzante. Di testa la prende anche, ma la serve sempre tra i piedi degli avversari, mentre in campo aperto è oltrepassabile da qualunque essere vivente si trovi a passare dalle sue parti. Rischiamo ancora, fortunatamente Pavoletti non vede l'inserimento di Bertolacci. Alla mezz'ora passiamo in vantaggio con Palacio servito bene da Icardi. Le difese sono apertissime e si vedono tanti capovolgimenti di fronte. Soffriamo: al 32' D'Ambrosio deve immolarsi e un minuto dopo Pavoletti prende una traversa. Ranocchia lo fa ancora una volta girare tranquillamente ed è l'immagine della nostra difesa: alta e molle. Stabiliamo un altro record: due gol annullati a Icardi per fuorigioco in pochi secondi, il secondo dei quali molto dubbio. Certo è che sono annoverabili tra quegli offside che i guardalinee riescono a vedere solo a noi. Al 41' Brozovic perde una palla da ASINO puro, Handanovic e Ranocchia non sono da meno e Lestienne pareggia. Non si capisce se Handa abbia chiamato o no il pallone ma i due sarebbero da internare all'istante. O da riportare nella stalla. All'intervallo Zazzaroni twitta: "Ranocchia sta diventando un caso umano".

Succede molto meno nella ripresa. Kucka tira da fuori, Palacio scivola al 13' in una buona occasione. Al 24' ASINO Brozovic (quello che appena arrivato diceva che con cinque innesti lotteremo per lo scudetto: ma con lui in campo?) ancora a vuoto e Handanovic salva su Bertolacci. Due minuti dopo Nicky Burdisso di testa ci grazia. Ma come diavolo marchiamo? Ma cosa aspetta il Mancio a cambiare qualcosa? Arriviamo al tiro soltanto alla mezz'ora, quando in un'azione fantozziana Hernanes prende il palo e Brozovic la traversa. Qui si tratta di qualche macumba contro di noi, altrimenti non si spiega. Entrano, ora sì, Shaqiri per Brozovic e Bonazzoli per un Palacio sfinito (Podolski ufficialmente è infortunato...): passiamo al 4-2-3-1, con Hernanes largo (???) e Bonazzoli centrale dietro Icardi. Hernanes parato in angolo al 36', un minuto dopo Icardi la mette fuori di testa pur potendo far meglio. Esce un Iago Falque fortunatamente non in giornata. Ultimo cambio: Puscas per D'Ambrosio. Ma con troppi ASINI in squadra non è questione di moduli, posizioni, schemi e obiettivi. Rincon riesce a non prendere un giallo nemmeno al
genoa inter serie a 2014 2015 icardi burdisso
centesimo fallo, poi Kucka al 44' segna di testa indisturbato, con l'ASINO Hernanes che ritiene inutile saltare a contrastarlo. Tagliavento chiude il nostro meraviglioso sabato sera non fischiando rigore su Icardi che prende un calcione da dietro da Burdisso. Siamo ASINI, ASINISSIMI, e va bene. Ma massacrarci così fino all'ultima giornata mi pare francamente troppo. Pure Kucka che calpesta Kovacic e scalcia ripetutamente Hernanes sulla linea del fallo laterale e non viene spedito sotto la doccia ha dell'incredibile. Si prende solo un ridicolo giallo in combutta con Brozovic.
Meno male che è quasi finita, dai. Pure la vendetta degli "ex" Gasperini e Kucka dovevamo vedere quest'anno. Il Mancio, intanto, non dà colpe a nessuno. Lui è contento della squadra e della sua mentalità. E' un modo per non infierire sui tanti ASINI di questa squadra o davvero non c'è nessuno con cui prendersela?

Cristiano Esposito


GENOA-INTER 3-2  
Marcatori: Icardi (19'), Pavoletti (24'), Palacio (30'), Lestienne (42'), Kucka (89')
 
GENOA: 1 Perin; 14 Roncaglia, 8 Burdisso, 4 De Maio; 21 Edenilson (48' st Tambè), 88 Rincon, 91 Bertolacci, 33 Kucka; 24 Iago Falque (40' st Izzo), 19 Pavoletti, 16 Lestienne (32' st Laxalt). A disposizione: 23 Lamanna, 39 Sommariva, 10 Perotti, 20 Tino Costa, 35 Soprano, 37 Panico, 38 Mandragora. Allenatore: Gian Piero Gasperini
 
INTER: 1 Handanovic; 33 D'Ambrosio 28 (41' st Puscas), 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus, 55 Nagatomo; 10 Kovacic, 18 Medel, 77 Brozovic (32' st Shaqiri); 88 Hernanes; 8 Palacio (32' st Bonazzoli), 9 Icardi. A disposizione: 30 Carrizo, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 17 Kuzmanovic, 20 Obi, 21 Santon, 26 Felipe, 27 Gnoukouri, 54 Donkor. Allenatore: Roberto Mancini
 
Ammoniti: Hernanes (38'), Kucka (44'), Brozovic (44') , De Maio (17' st), D'Ambrosio (19' st), Juan Jesus (42' st), Roncaglia (45' st)
 
Arbitro: Paolo Tagliavento (sez. arbitrale di Terni) 
Assistenti: Dobosz e Marrazzo  
IV Uomo: Vivenzi  
Addizionali: Peruzzo e Tommasi
  

martedì 19 maggio 2015

Inter-Juventus 1-2: Brozovic in ripresa, mezza squadra insufficiente. Le pagelle

Inter Juventus San Siro 2014 2015
Handanovic 4: Da quando ha puntato i piedi per andarsene gioca svagato. La prima papera dopo cinque minuti, poi quella del gol di Morata e ancora un'uscita pericolosamente a farfalle. Un grande portiere sbaglia meno ed è più serio.

D'Ambrosio 6: Per poco non segna il gol della carriera, ma quando c'è da arrivare sul fondo e crossare latita. Si vede poco, anche se la palla passa per 52 volte tra i suoi piedi.

Ranocchia 5,5: Morata-Messi gli fa venire il mal di testa e lui appare impotente. Ma sugli altri avversari qualche recupero lo compie. 

Vidic 5: Non puoi farti mettere in difficoltà e bruciare da Matri, come in occasione del rigore. E non puoi entrare in quella maniera in area quando non ce n'era il bisogno. Quattro rigori procurati sono troppi.

Juan Jesus 5,5: Lichtsteiner non spinge, ma nemmeno lui. Partita abbastanza anonima, almeno senza grossi errori.

Brozovic 6,5: In ripresa rispetto alle ultime uscite, è l'unico centrocampista che cerca l'inserimento in area. Origina il primo gol e ne fa un altro buono, ingiustamente annullato. Prende troppi gialli stupidi.

Medel 5: Imprescindibile per questa Inter, impresentabile per un'Inter all'altezza del suo nome. Verticalizza all'indietro per Matri e dà il la all'azione del rigore: uno con la sua esperienza non può fare queste castronerie. 

Kovacic 6: Ancora una volta fuori partita e fuori ruolo. Incostante e con poca personalità, si limita a smistare palloni e a contrastare senza acuti. Un bel lancio per D'Ambrosio.

Shaqiri 6: Riesce a restare centrale dietro le punte per solo un quarto d'ora. Poi si defila come non dovrebbe e forza il tiro dalla distanza. Colpisce l'incrocio dei pali sul gol buono di Brozovic. E' stato preso per fare l'esterno ma non lo è, quando lo metti trequartista invece si defila. Boh.

Palacio 6: Storiari gli dice no due volte, però ogni tanto potrebbe angolare maggiormente le conclusioni. Per il resto è il solito generoso di classe, che raramente perde un pallone.

Icardi 5.5: Sbaglia tanti stop e primi controlli, non dribbla mai, segna alla Inzaghi per puro caso. Tanti gol ma pure tanti limiti.

Nagatomo 5,5: Corre tanto e arriva sul fondo, ma crossa alla cazzo di cane. Un altro
Inter Juventus San Siro 2014 2015 Icardi Brozovic
assolutamente non da Inter.

Podolski s.v.: Anonimo, non ha più l'età per far male dall'esterno.

Gnoukouri 6: Gioca pochi minuti ma fa vedere ancora la sua personalità. Protegge bene palla dall'attacco di Pogba, che non riesce a togliergliela. Non si scompone mai e raramente sbaglia. Da tenere e far crescere in prima squadra.

Mancini 6: La prepara decentemente, gli errori individuali marchiani non sono colpa sua. Ma non abbiamo ancora la personalità per reagire ad una situazione negativa, crolliamo di testa troppo facilmente.

Cristiano Esposito

lunedì 18 maggio 2015

Inter-Juventus 1-2: per me te ne puoi andare anche subito, mister Champions

inter juventus san siro 2014 2015 palacio marchisioDiverse volte abbiamo dovuto ringraziarti per averci portato dei punti con le tue parate, adesso ti dico che puoi andare tranquillo a giocare la Champions altrove. Sempre che qualcuno che giochi la Champions ti acquisti e ti dia i 3 milioni annuali che vuoi come minimo. Un grande portiere può sbagliare, ma non è così incostante e di queste papere ne fa al massimo una-due in carriera. Un grande portiere non fa lo sborone a stagione in corso, deconcentrandosi e scendendo in campo in maniera così svagata. Da quando Handanovic ha puntato i piedi pensando di meritare una squadra da Champions ha giocato spesso malissimo, con topiche, uscite a farfalle e suicide respinte di pugno in piena area tra i piedi degli avversari. Vuole la Champions e ci fa dire quasi addio all'Europa League.

Detto questo precisiamo che non abbiamo perso solo per colpa sua una partita fondamentale, contro una squadra che forse nemmeno voleva batterci. Però dopo cinque minuti di gioco nessuno ha segnalato una papera clamorosa del nostro portiere che si ripeterà, riuscendo a farsi scavalcare a fine match. Morata si trasforma ben presto in Messi per i nostri difensori, ma al nono passiamo in vantaggio con la fortunata deviazione di Icardi su tiro di Brozovic. Dominiamo nel possesso palla (siamo primi in Serie A a riguardo), spesso sterile, mentre la Juve non ci pressa nemmeno più di tanto. Ritmi bassi, Brozovic cerca più volte l'inserimento, Kovacic mai. Ci proviamo con Icardi e Shaqiri da fuori, Morata continua a seminare panico, poi Palacio si divora un gol colpendo Storari al 24'. Icardi mostra e mostrerà per tutto il match i suoi grossi limiti nei fondamentali, principalmente per quanto riguarda primi controlli. Dopo una parata di Handanovic su Sturaro comincia il piccolo show degli arbitri: al 33' Ranocchia viene ammonito per un intervento sulla palla. Sei minuti dopo ci viene annullato un gol validissimo e facile da vedere: incrocio dei pali di Shaqiri da fuori, sulla respinta Brozovic replica in rete in posizione più che regolare. Marzaloni, segnatevi il nome di quest'altro guardalinee. Al 41' Medel opta per un retropassaggio folle che diventa una verticalizzazione per Matri. Vidic non si mette davanti alla palla e si fa bruciare, commettendo poi un fallo ingenuo e inutile in area. E' il quarto penalty causato dall'ex Manchester, recordman del nostro campionato. Marchisio pareggia su rigore e la nostra partita quasi finisce qua. Tanto possesso, 154 passaggi in più rispetto alla Juventus ma raramente ci  rendiamo veramente pericolosi.

inter juventus san siro 2014 2015 Vidic Ogbonna
Pochi secondi dall'inizio della ripresa e Morata ci fa ancora tremare, facendo capire poco e nulla di ciò che sta accadendo a capitan Ranocchia. Sbaglia anche di testa a porta vuota, spiazzato dal buco di D'Ambrosio. Icardi non tiene/stoppa una palla, la Juve si alza e pressa, nemmeno Shaqiri è in grado di azzeccare un cross. Poi li teniamo un po' nella loro metà campo ma siamo lenti e innocui. Morata continua a fare quel che vuole ma è fortunatamente impreciso, Shaqiri insiste con le conclusioni da fuori. Al 23' altro giallo per un intervento sulla palla di Juan Jesus (dopo il quale rischierà un paio di volte un giallo ben più giusto). L'azione più bella, l'unica bella, è quella del lancio di Kovacic per D'Ambrosio che al volo di sinistro sfiora l'incrocio: è il 26'. Con Nagatomo dentro per Shaqiri passiamo al 3-4-1-2 ma cambia ben poco. Icardi di testa non inquadra la porta, entra un impalpabile Podolski per Brozovic. A sette minuti dal termine Morata buca con un tiro non degno di questo nome mister "devo giocare la Champions", il quale sfoggia un paperone da leggenda. E' anche vero che i nostri difensori si danno fastidio goffamente servendo lo spagnolo. Storari fa un doppio miracolo su Palacio e Icardi: è il nostro solito svegliarci dopo aver preso lo schiaffo, ma stavolta non porta a niente. Morata rischia di segnare ancora e Handanovic ci regala un'ultima uscita a farfalle. Ed ecco altri punti buttati al vento, con la mancanza di cattiveria, personalità e voglia che ha caratterizzato tutta la nostra stagione. Sono quattro anni di fila che siamo fuori dalle prime quattro in classifica in Serie A, e non era mai successo nella nostra storia. Una storia importante e gloriosa che questi omuncoli in maglia nerazzurra dovrebbero rispettare molto di più. Ultimo appunto: ma quando la finiremo con questi corner/punizioni battuti corti, in virtù di schemi che seppur elementari non riescono mai o di cross che comunque gettiamo alle ortiche perché non abbiamo un solo giocatore capace di effettuarli? 
L'unica cosa buffa è che rischiamo di essere ancora in corsa per l'Europa League, con il Genoa senza licenza Uefa e la Samp che ha perso. Ma in estate ci sarà tantissimo da lavorare se davvero Mancini vuole, come dice, lottare per il vertice l'anno prossimo.

Cristiano Esposito
  
 
INTER-JUVENTUS 1-2  
Marcatori: Icardi (9'), Marchisio (43', rig), Morata (38' st)

INTER: 1 Handanovic; 33 D'Ambrosio, 23 Ranocchia (44' st Gnoukouri), 15 Vidic, 5 Juan Jesus; 77 Brozovic (37' st Podolski), 18 Medel, 10 Kovacic; 91 Shaqiri (26' st Nagatomo); 8 Palacio, 9 Icardi. A disposizione: 30 Carrizo, 6 Andreolli, 11 Podolski, 17 Kuzmanovic, 20 Obi, 21 Santon, 26 Felipe, 28 Puscas, 93 Dimarco, 97 Bonazzoli. Allenatore: Roberto Mancini

JUVENTUS: 30 Storari; 26 Lichtsteiner (10' st Ogbonna), 15 Barzagli, 19 Bonucci, 20 Padoin; 2 Romulo, 8 Marchisio, 27 Sturaro; 37 Pereyra (33' st Pogba); 9 Morata, 32 Matri (21' st Llorente). A disposizione: 34 Rubinho, 77 Audero, 7 Pepe, 11 Coman, 14 Llorente, 17 De Ceglie, 22 Asamoah, 39 Marrone.
Allenatore: Massimiliano Allegri

Ammoniti: Ranocchia (33'), Brozovic (35'), Vidic (42'), Morata (4' st), Lichtsteiner (9' st), Kovacic (13' st), Juan Jesus (22' st)
Recupero: 0' - 5'
Arbitro: Doveri  
Assistenti: Cariolato, Marzaloni
IV uomo: Di Liberatore  
Addizionali: Valeri, Calvarese
   

martedì 12 maggio 2015

Lazio-Inter 1-2: Handanovic-Hernanes, il fondamentale fattore "H". Le pagelle

inter lazio stadio olimpico serie a 2014 2015
Handanovic 7: Su Klose la parata più importante, ma è anche il tedesco che sbaglia una conclusione che di solito non sbaglia mai. Pronto e reattivo anche su Biglia, Parolo e Candreva. Sul gol è coperto e non la vede partire.

D'Ambrosio 5,5: Non azzarda un dribbling che sia uno verso la linea di fondo: torna sempre indietro o si accentra. La lancia spezzata in suo favore sono i brutti clienti che girano dalle sue parti (un certo Felipe Anderson).

Ranocchia 6,5: Vaga in area senza criterio sul gol di Candreva, poi però salva miracolosamente su Parolo. E' abbastanza efficace, ma quando ha la palla tra i piedi non ispira quasi mai tranquillità.

Vidic 6,5: Lotta senza paura, comanda lui sulle palle alte ed è tra i primi tre giocatori del match per palloni toccati. Fondamentale in questo nostro filotto positivo.

inter lazio stadio olimpico serie a 2014 2015 HandanovicJuan Jesus 6: Candreva lo fa soffrire ma pensavo pure peggio. In avanti quasi non esiste come terzino.

Guarin 6: Perde subito un pallone interessante in area laziale con un sombrero improbabile. Poi corre e lotta, fino alla splendida punizione che lo fa infortunare.

Medel 6: Centralmente controlla Mauri che non è in partita. Per il resto tappa buchi qua e là con la solita corsa e grinta.

Kovacic 6: Sufficienza solo per l'assist ad Hernanes, ma fino ad allora vaga per il campo senza capirci un granché, nemmeno in superiorità numerica.

Hernanes 7,5: Non perfettamente continuo ma sempre illuminante nella posizione che finalmente si è ritagliato. Punizione di sinistro (dopo averne segnata anche una di destro in questo campionato) e gol in contropiede con una discreta progressione. Difficile chiedere di più, inizia a far valere i milioni sborsati per lui.

Icardi 5,5: Conquista e sbaglia il rigore, sciupa una occasione ghiottissima nel primo tempo. Una sponda involontaria e poco altro. Non una gran partita.

inter lazio stadio olimpico serie a 2014 2015 Hernanes ParoloPalacio 6,5: Non perde mai un pallone, prova a creare sempre scompiglio ai limiti dell'area. Tacco-velo per il gol vittoria di Hernanes.

Podolski 5,5: Due occasioni almeno buttate al vento, per indolenza o perché non si fida del suo destro. Solo una buona verticalizzazione per Nagatomo.

Nagatomo 6: Messo dentro per limitare le avanzate di Anderson anche con le cattive. Rispetto a D'Ambrosio arriva sul fondo e crossa, ma malissimo.

All. Mancini 6: Undici iniziale con tanta qualità, ma poteva togliere Juan Jesus per un terzino più offensivo e inserire qualcuno che corresse un po' di più dopo la seconda superiorità numerica. Gli dice comunque bene.

Cristiano Esposito

lunedì 11 maggio 2015

Lazio-Inter 1-2: il bello (e il brutto) dell'essere interisti

Inter Lazio Serie A 2014 2015 HernanesOnestamente, già nel pre-gara avevo pensato che dovesse succedere qualcosa di particolare per vincere ieri sera.  Ed è successo con i due rossi, sacrosanti. Cominciamo proprio dalla fine e dall'arbitro Massa. Lui e i suoi collaboratori non erano assolutamente in serata, ma Tare che si presenta alle telecamere a fine partita e si arrampica sugli specchi è apparso ampiamente ridicolo. Sì, il gol su punizione di Hernanes era da annullare, con Medel che partecipa attivamente in posizione di fuorigioco. Ma sul rosso a Marchetti continuare a dire che non c'era contatto dopo numerosi replay evidenti, e poi ad affermare che c'era ma troppo leggero per essere rigore (che regola è? c'è contatto e danno procurato!)... Proseguendo, Candreva era forse in fuorigioco con una porzione di testa, ma è roba di millimetri, nessuno scandalo qualunque cosa fosse stato fischiato o non fischiato. Piuttosto il buon Tare ha accidentalmente omesso i due rigori non fischiati all'Inter per il mani di Biglia e la vistosa trattenuta di Ciani a Icardi. Capita. Come capita che la partita venga decisa da episodi, comunque tutti indiscutibili, primo gol di Hernanes a parte. Resta il fatto che si è rivisto lo spettro di Udine quando con la doppia superiorità numerica non avevamo idea di come far male alla Lazio.
 
Inter Lazio Serie A 2014 2015 Hernanes Icardi
Partiamo male, è una delle poche volte nella gestione Mancini che vedo cedere il possesso palla e le redini del gioco all'avversario. Gli errori sono i soliti: Handanovic respinge su Candreva servendo un avversario  al 3', Guarin inizia a perdere palloni stupidi al 5'. All'ottavo siamo già sotto: D'Ambrosio serve maldestramente Anderson che regala l'assist a Candreva. Ranocchia e Vidic per le terre, Handanovic coperto non la vede partire e non può fare di più. Sfortuna, ma anche responsabilità nostre. Al 14' Icardi decide di stoppare prima di tirare e calcia comunque alle stelle da due passi. Lui è questo, prendere o lasciare. Tre minuti dopo Vidic (per il resto autore di una discreta partita) scivola a vuoto e ci fa tremare, Ranocchia salva di testa. Loro corrono tanto ma riusciamo a reagire. L'espulsione di Mauricio al 24', per fallo da ultimo uomo su Palacio, e il gol di Hernanes su punizione di sinistro con Medel in fuorigioco rimettono la gara sui binari giusti. Icardi e Palacio ci provano ancora, Ciani trattiene Maurito in area ma nessuno vede niente. La Lazio accusa il doppio colpo dell'espulsione e del pareggio più del previsto, rincula, ma non riusciamo ad approfittarne (e dovevamo, si sapeva che all'intervallo Pioli avrebbe risistemato la squadra). Kovacic latita, non sa dove giocare, D'Ambrosio non azzarda mai un dribbling verso il fondo. Al 44' Guarin tira talmente bene una punizione di interno che si fa male, non essendoci abituato. Sul successivo corner Vidic di testa va vicino al gol. Punizione deviata in corner anche per Biglia al 48'. Prima del rosso avevamo messo la testa in area avversaria solo una volta, ma rispetto ad Udine per ora si vede che abbiamo un uomo in più in campo.

Il Mancio mette Poldi per il Guaro. Iniziano loro all'attacco per ben sei minuti, poi al 14' Klose sbaglia una palla che solitamente non sbaglia mai e Handanovic la neutralizza. Due minuti dopo Marchetti si fa espellere e Icardi tira malissimo il rigore, sbagliandolo. Prima o poi doveva succedere, ma in questa occasione ha avuto proprio paura e ha perso la sua solita freddezza. Adesso con due uomini in più andiamo davvero in difficoltà, proprio come a Udine. Giallo assolutamente fuori luogo per Hernanes diffidato, che salta la Juve. Poi entra Nagatomo per D'Ambrosio (???). Il giapponese arriva pure alla linea di fondo,
Inter Lazio Serie A 2014 2015 Ranocchia Nagatomo
ma non sa crossare e quindi il tutto risulta inutile. A proposito di Massa e di Tare: al 26' Biglia già ammonito prima trattiene e poi applaude l'arbitro. Non succede nulla. Al 33' Podolski calcia docile tra le braccia di Berisha da buona posizione. Siamo quasi inoffensivi, Mancini non fa nessun cambio con gente che corra un po' di più. Loro sono tutti chiusi dietro e non è facile, Hernanes calcia alto e Poldi non si fida del destro vanificando l'azione. Proprio mentre invoco Shaqiri per un Kovacic fino a quel momento inesistente nelle due fasi, il croato mette la palla giusta in verticale per Hernanes. E' il 39' e siamo di nuovo davanti. C'è ancora tempo al 50' per il tiro di Brozovic deviato in corner, su assist di Icardi.
 
E' ancora durissima raggiungere l'Europa League e, come se non bastasse, non dipenderà solo da noi. Ma con questa Inter, come sempre, diventa possibile tutto e il contrario di tutto. E' il bello e il brutto dell'essere interisti.
 
Cristiano Esposito


LAZIO-INTER 1-2
Marcatori: Candreva (8'), Hernanes (26', 39' st)

LAZIO: 22 Marchetti; 8 Basta, 33 Mauricio, 2 Ciani, 26 Radu; 20 Biglia, 16 Parolo; 87 Candreva (32' st Keita), 6 Mauri (28' Braafheid), 7 Felipe Anderson; 11 Klose (17' st Berisha). A disposizione: 77 Strakosha, 9 Djordjevic, 17 Pereirinha, 18 Gentiletti, 23 Onazi, 24 Ledesma, 32 Cataldi, 34 Perea, 39 Cavanda. Allenatore: Stefano Pioli

INTER: 1 Handanovic; 33 D'Ambrosio (23' st Nagatomo), 23 Ranocchia, 15 Vidic, 5 Juan Jesus; 13 Guarin (1' st Podolski), 18 Medel, 10 Kovacic; 88 Hernanes; 8 Palacio (46' st Brozovic), 9 Icardi. A disposizione: 30 Carrizo, 6 Andreolli, 21 Santon, 26 Felipe, 27 Gnoukouri, 28 Puscas, 91 Shaqiri, 93 Dimarco, 97 Bonazzoli. Allenatore: Roberto Mancini

Ammoniti: D'Ambrosio (11'), Mauri (25'), Marchetti (27'), Hernanes (22' st), Biglia (26' st), Nagatomo (47' st) Espulsi: Mauricio (24'), Marchetti (16' st)
Recupero: 2' - 4'
Arbitro: Davide Massa (sez. arbitrale di Imperia) Assistenti: Passeri, Di Fiori IV Uomo: Musolino Addizionali: Damato, Condussio

lunedì 4 maggio 2015

Inter-Chievo 0-0: sufficienza solo per Handanovic e Vidic

Handanovic 6: Para su Meggiorini e Paloschi, ma niente di trascendentale. Decide di non muoversi, incomprensibilmente, sulla traversa di Biraghi.

D'Ambrosio 5,5: Impalpabile sia in fase difensiva che in quella offensiva.

Ranocchia 5: Fa paura in qualunque uno contro uno, dà sempre la sensazione di poter inventare un modo nuovo di farsi saltare o rinviare sui piedi degli avversari.

Vidic 6: Il migliore dietro, doveva e deve sempre giocare lì in mezzo. Sbaglia nulla o quasi e dà ordine al reparto.

Juan Jesus 5,5: La sua miglior prova da terzino sinistro finora, condita da un paio di cross decenti. In fase difensiva sbaglia ancora qualcosa.

Brozovic 5: L'involuzione continua. Ci mette agonismo e cattiveria, ma combina molto poco ed è impreciso.

Podolski 5,5: Inoffensivo.

Medel 5,5: Corre sempre tanto e quando vede che nessuno è in grado di impostare un'azione decente ci prova lui. Ma non è articolo suo e si vede.

Guarin 5: Irritante, poco intelligente nelle scelte, perde palloni e tira da ovunque (male). Non fosse per il corner che guadagna e da cui scaturisce il palo di Icardi sarebbe anche da 4,5.

Hernanes 5: Stanchissimo, lentissimo, quasi invisibile. Forse troppe partite ravvicinate per lui, va fatto riposare.

Shaqiri 5,5: Meglio di Hernanes quando gli subentra. Sfiora il gol ma non accende la luce al match nerazzurro.

Icardi  5,5: Un palo e una rovesciata fuori. Per il resto è il nulla: poco movimento, nessuno guizzo.

Palacio 5,5: Generosità e impegno, ma specie quando la squadra non gira non ha più l'età per far miracoli. Però quasi ci riesce con una travolgente azione personale.

Mancini 5: Non sveglia i suoi all'intervallo, non trova il modo di bucare il muro clivense, non capisce chi doveva tirare il fiato e chi inserire anche dall'inizio per fare almeno un gol.

Cristiano Esposito

Inter-Chievo 0-0: il prato di San Siro è un posto tranquillo per i colombi

colombi san siro interCaro Mancio, ti stimo come uomo e come allenatore ma oggi ti sei proprio perso. In conferenza prima del match dichiari che tutto o quasi passa dalla partita col Chievo. A fine gara minimizzi e dici che cambia poco e nulla, che tanto le prossime partite sono più facili perché giochiamo con squadre più aperte. Adesso vediamo quanti punti facciamo con Lazio e Juventus. Hai anche affermato che giocando così a Roma vinceremo???
Il tuo staff, vorrei proprio conoscere chi ne fa parte e sapere tu che partita hai visto, scrive su Twitter che abbiamo tirato ventiquattro volte nello specchio. Cheee? Confondono con i tiri totali, quelli nello specchio sono solo 3/4 e Bizzarri non ha dovuto fare una parata degna di questo nome.
Guarin ha perso sedici e dico sedici palloni. Quando pensi più o meno di panchinarlo?
Dici che oggi non abbiamo fatto male, che queste partite vanno sbloccate all'inizio. Se arrivi a tirare nello specchio, e sottolineo nello specchio, corri e giochi con cattiveria, beh, si può vincerle pure al novantesimo.

Passiamo alla cronaca. Dopo le squalifiche si torna alla formazione ideale (?). Partiamo benino, il pessimo guardalinee De Pinto riesce a chiamare tre fuorigioco inesistenti in mezz'ora. Erano tutte azioni potenzialmente pericolose, e non riusciamo mica a crearne tante. Non acceleriamo spesso, loro parcheggiano il pullman davanti alla porta e difendono compatti ed ordinati (d'altronde sono la quarta difesa della A e non per caso). Maran rimprovera Schelotto quando osa superare il centrocampo. Guarin sfiora il palo al 6' e si procura con un tiro senza criterio dei suoi il corner da cui scaturirà il palo di Icardi al 19'. Ma per il resto dispensa un tacco inutile e dannoso, riesce a compiere un disimpegno difensivo mentre attacchiamo, tira alle stelle da posizioni improbabili e perde palloni su palloni. Il Chievo lotta con cattiveria, come se ancora dovesse salvarsi; noi sonnecchiamo come se già fossimo in Champions. Al 34' sponda di Palacio per Brozovic che si fa parare da Bizzarri. Hernanes e Guarin regalano altri palloni al terzo anello, Vidic colpisce di testa centrale su un corner e non facciamo altro fino a fine primo tempo. Lo dirò fino alla morte: non sappiamo crossare né battere corner, calciati sballati o sempre corti per schemi incomprensibili, inutili e mai riusciti. E' inquietante per calciatori di Serie A ma è così. E' evidente che qualcosa dobbiamo cambiare per provare a sporcare i guantoni a Bizzarri, a metà incontro contiamo quattordici tiri di cui solo due nello specchio.

palacio inter chievo san siro
Partiamo male nella ripresa, rischiamo qualcosa poi Schelotto pensa di aiutarci fallendo di poco un autogol al 6'. Dopo il derby voleva realizzare un'altra rete importante. Entra Podolski per Brozovic, si passa al 4-2-3-1 ma dopo una bella azione personale di Palacio è il Chievo che rischia di segnare con Izco al 19'. Handanovic para, Meggiorini sulla ribattuta sbaglia il tap-in. Cambio Shaqiri  per Hernanes e ancora Meggiorini è pericoloso per due volte, prima che Paloschi tiri fortunatamente su Handanovic. Giocando a questo ritmo da bradipi rincoglioniti non li bucheremo mai. Troppi tocchi e tutti fermi senza palla. Alla mezz'ora Poldi prova a piazzarla, poi Shaqiri spara fuori. Kovacic entra  per Palacio ma non lascerà tracce di sé sulla partita. Nel nostro breve, miglior momento Icardi quasi la infila di rovesciata, poi il nostro canterano Biraghi becca una gran traversa sulla quale Handanovic sceglie deliberatamente di non fare nemmeno lo sforzo di alzare nemmeno le braccia, pur avendone tutto il tempo. Poi a fine partita si permette pure di fare il vago, non sa se resta perché vuole giocare per vincere. Pensi a dare il massimo, ora che non lo sta facendo di certo. Il tiro inoffensivo di Icardi al 47' è la foto della nostra partita. Orde di colombi avvistano dall'alto un prato tranquillo e senza movimento e decidono di atterrare per pascolare sereni. C'è ancora tempo per Paloschi di far andare al manicomio Ranocchia, col Mancio che grida al "capitano": "Ma dove cazzo vai?" (e non sto scherzando). Facciamo schifo, perdiamo l'ennesima occasione e salviamo la tournée asiatica estiva. Ah, Mancio, a proposito di tiri nello specchio: nel secondo tempo sono due a quattro in favore dei clivensi. Forse forse un po' male abbiamo fatto. E in una partita del genere in casa con un Chievo salvo potevi forse rischiare un Santon al posto di Juan Jesus. Vabbè, ma tanto ora ci aspettano le partite più semplici con Lazio-Juve-Genoa, la strada è in discesa. State tranquilli.

Cristiano Esposito

sabato 2 maggio 2015

Inter-Chievo: le ultime da Appiano e la conferenza di Mancini

roberto mancini inter pinetina appiano gentile
Roberto Mancini in conferenza stampa pre Inter-Chievo non scopre la formazione e dichiara: "Tutto o molto passa per la partita di domani, che è dura perché il Chievo sta bene e gioca tranquillo. I giocatori più esperti stanno dando qualcosa in più" (ma non cita Hernanes, dicendo invece che Shaqiri sta molto meglio: cambio-punizione in vista tra i titolari per l'atteggiamento del secondo tempo con l'Udinese?). La stagione per lui resta negativa perché si aspettava di arrivare almeno terzo. Bene così, è l'atteggiamento giusto, anche se non avevamo la rosa necessaria. E' lo spirito giusto anche quello che gli fa dire che della tournée estiva non gli interessa niente...

Intanto alla Pinetina si sono rivisti Kuzmanovic e Jonathan.
Vinciamo la nostra partita e teniamo d'occhio quelle delle altre perché il nostro destino non è solo nelle nostre mani.

Cristiano Esposito